Porsche perde il design sulla 911
La Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG Porsche perde il design sulla variante del modello 911 del 2010 e questa notizia ha destato un certo scalpore, forse perché l’iconico modello di autovettura rappresenta un oggetto di culto, o forse perché a sconfiggere il colosso automobilistico è stato un produttore di macchine giocattolo che pagava le royalties alla casa tedesca per produrre la 911 in miniatura.
Ma se guardiamo il caso da una prospettiva meno emotiva e ci focalizziamo proprio sull’aspetto iconico e sul soggetto che ha portato a casa la vittoria, le considerazioni che se ne traggono sono piuttosto elementari, e cioè che non sempre un modello iconico merita la protezione titolata e che la legge sul disegno industriale è uguale per tutti, indipendente dal fatto che coinvolga il produttore di “un sogno diventato realtà” per qualche adulto, o una macchinina per far sognare i più piccoli.
Andando con ordine, il 20 Agosto, 2010 Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG deposita presso l’EUIPO il design dell’ennesima evoluzione di 911, la ditta Autec AG attacca la registrazione per carenza di carattere individuale e la divisone di annullamento le dà ragione.
La battaglia prosegue fino al Tribunale Europeo che, con la decisione n. T 209/18 conferma il parere dell’EUIPO e le doglianze dell’Autec AG.
A nulla sono servite le argomentazioni di Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG circa l’individuazione di un utilizzatore informato molto specialistico, o che la libertà del designer fosse limitata dalle oramai simboliche linee e contorni della 911. In questo caso, l’opinione dell’autorità giudiziaria è stata nel non riconoscere il carattere individuale al modello 911 contestato: troppo simile ai precedenti! Insomma, se da un lato i designers dovranno ingegnarsi per trovare qualcosa di innovativo che vada però d’accordo con il family feeling sempre più diffuso in campo automobilistico, forse da domani, i papà risparmieranno qualche spicciolo andando a comprare un modellino di 911 per i propri figli.
Un contributo di Gianluca Statti, Partner PRAXI Intellectual Property.
I Consulenti PRAXI IP sono disponibili per approfondimenti all'indirizzo: contact@praxi-ip.praxi
Ma se guardiamo il caso da una prospettiva meno emotiva e ci focalizziamo proprio sull’aspetto iconico e sul soggetto che ha portato a casa la vittoria, le considerazioni che se ne traggono sono piuttosto elementari, e cioè che non sempre un modello iconico merita la protezione titolata e che la legge sul disegno industriale è uguale per tutti, indipendente dal fatto che coinvolga il produttore di “un sogno diventato realtà” per qualche adulto, o una macchinina per far sognare i più piccoli.
Andando con ordine, il 20 Agosto, 2010 Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG deposita presso l’EUIPO il design dell’ennesima evoluzione di 911, la ditta Autec AG attacca la registrazione per carenza di carattere individuale e la divisone di annullamento le dà ragione.
La battaglia prosegue fino al Tribunale Europeo che, con la decisione n. T 209/18 conferma il parere dell’EUIPO e le doglianze dell’Autec AG.
A nulla sono servite le argomentazioni di Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG circa l’individuazione di un utilizzatore informato molto specialistico, o che la libertà del designer fosse limitata dalle oramai simboliche linee e contorni della 911. In questo caso, l’opinione dell’autorità giudiziaria è stata nel non riconoscere il carattere individuale al modello 911 contestato: troppo simile ai precedenti! Insomma, se da un lato i designers dovranno ingegnarsi per trovare qualcosa di innovativo che vada però d’accordo con il family feeling sempre più diffuso in campo automobilistico, forse da domani, i papà risparmieranno qualche spicciolo andando a comprare un modellino di 911 per i propri figli.
Un contributo di Gianluca Statti, Partner PRAXI Intellectual Property.
I Consulenti PRAXI IP sono disponibili per approfondimenti all'indirizzo: contact@praxi-ip.praxi