Primo ok alla riforma sul Copyright. L'ultima parola spetta agli Stati Membri UE e al Parlamento Europeo
Nella giornata di mercoledì 13 febbraio 2019 la riforma sul Copyright è giunta ad un accordo provvisorio tra le massime autorità dell'Unione Europea.
La riforma prevede che i colossi del web, primi fra tutti Facebook, Google e YouTube, dovranno riconoscere ad editori, giornalisti, autori e artisti una remunerazione "equa" sulle loro creazioni. Obiettivo complessivo della riforma è quello di creare un "diritto di vicinato" per gli editori consentendo a giornali, riviste e agenzie di stampa di essere remunerati per l'uso online della loro produzione da parte degli aggregatori di informazioni.
Si attende l'approvazione definitiva degli Stati e del Parlamento Europeo in seduta plenaria.
La riforma prevede che i colossi del web, primi fra tutti Facebook, Google e YouTube, dovranno riconoscere ad editori, giornalisti, autori e artisti una remunerazione "equa" sulle loro creazioni. Obiettivo complessivo della riforma è quello di creare un "diritto di vicinato" per gli editori consentendo a giornali, riviste e agenzie di stampa di essere remunerati per l'uso online della loro produzione da parte degli aggregatori di informazioni.
Si attende l'approvazione definitiva degli Stati e del Parlamento Europeo in seduta plenaria.