Analisi Brevetti e Machine Learning: il nuovo scenario nella IP
A cura di Ferruccio Postiglione, Italian and European Patent Attorney PRAXI Intellectual Property
“Brevetti che parlano di brevetti!” No, non è un gioco di parole, ma un’espressione che ben esprime quello che ormai appare chiaro: il machine learning e l’intelligenza artificiale sono strumenti di supporto molto attraenti per l’analisi dei brevetti; lo conferma anche la crescita delle domande di brevetto per l’impiego dell’IA nelle diverse analisi della documentazione brevettuale.
A questo punto dovremmo chiederci: la combinazione intelligenza artificiale, machine learning e brevetti aprirà a nuove opportunità o introdurrà dei limiti nel complesso mondo dell’interpretazione brevettuale?
Intelligenza artificiale e brevetti
I brevetti sono documenti complessi. Basti pensare che le diverse sezioni in cui sono suddivisi, cioè introduzione, descrizione dettagliata, rivendicazioni, riassunto e disegni tecnici, hanno un duplice contenuto, tecnico e legale, e un peso specifico diverso ai fini dell’analisi del brevetto stesso.
Per esempio, la sezione “descrizione dettagliata” illustra come mettere in pratica un’invenzione nel dettaglio; la parte relativa alle rivendicazioni definisce in modo generale gli aspetti per i quali il titolare richiede l’esclusiva brevettuale. E ancora, il valore numerico di una certa grandezza fisica indicata nel testo del brevetto può essere puramente esemplificativo, oppure imprescindibile per definire l’invenzione.
Comprendere appieno un brevetto significa considerare sinergicamente tutte le sue componenti e ciascuna dichiarazione espressa nel testo. Un software d’intelligenza artificiale per operare in modo soddisfacente deve districarsi fra tutte queste diverse tipologie di informazioni, interpretandole correttamente.
Le tipologie di analisi
Le tipologie di analisi dei brevetti possono essere molteplici. Di seguito alcuni esempi:
- Ricerca di anteriorità, per conoscere lo stato dell’arte in relazione a una determinata tecnologia a cui appartiene una presunta invenzione da valutare. Dopo aver esaminato i brevetti già esistenti, si effettua un confronto fra l’ipotetica invenzione e il contenuto dei documenti risultanti dalla ricerca, per stabilire se la prima sia brevettabile, tenendo conto dei requisiti di legge.
- Ricerca e analisi dei brevetti della concorrenza, con l’obiettivo di valutare se l’attività della propria società possa violare diritti di esclusiva altrui.
- Ricerca e analisi di brevetti di concorrenti, finalizzata a individuare possibili violazioni dei propri diritti di esclusiva.
- Analisi delle tecnologie di punta dei concorrenti, un’indagine più generica sui brevetti dei concorrenti per individuarne le tecnologie più avanzate, con relativa distribuzione territoriale della protezione.
La sfida del Machine Learning
Le analisi sopra descritte sono attualmente svolte con metodi tradizionali e prevedono la ricerca tramite sofisticati software di interrogazione su database pubblici o privati.
Successivamente la documentazione raccolta è analizzata interamente da professionisti del settore brevettuale, che conoscono la tecnicità dell’argomento e gli aspetti legali che governano l’IP per i brevetti.
L’intelligenza artificiale promette di poter svolgere in modo automatico non solo la ricerca di documentazione all’interno di database con milioni di record, ma anche ognuna delle successive analisi sopra riepilogate, le quali richiedono una corretta interpretazione del testo brevettuale e il confronto critico con il contenuto di altre documentazioni.
Questa analisi automatica deve anche simulare le conoscenze tecnico-legali e le capacità di pensiero logico, necessarie per esprimere un feedback finale: presenza o assenza di brevettabilità, rischi di violazioni di diritti, analogie e differenze fra tecniche di lavorazione o progettazione, previsioni di successo in giudizio, valutazioni economiche affidabili.
Gli algoritmi alla base del machine learning appaiono, almeno in teoria, i più adatti a effettuare grandi ricerche e ad analizzare documentazioni complesse in breve tempo, sfruttando appieno i database costruiti dagli uffici brevetti nazionali o internazionali, oppure creandone di nuovi.
La situazione attuale e i possibili sviluppi futuri
Le società che maggiormente depositano brevetti su questo argomento o propongono strumenti di analisi di brevetti sono soprattutto multinazionali del software e importanti fornitori di applicativi tradizionali per la ricerca e la gestione di database di documentazione tecnico-scientifica. A questi gruppi leader si aggiungono società di software di dimensioni minori, che comunque propongono prodotti più o meno customizzati, spesso di grande interesse, in quanto mirati a specifiche esigenze.
Tuttavia, la diffusione di tali strumenti fra gli operatori della Proprietà Industriale, come le società di consulenza, è ancora limitata. Data la delicatezza della tematica, si preferisce attendere un consolidamento della tecnologia, che sicuramente non tarderà ad arrivare.
Considerando la complessità del testo di un brevetto, un efficiente software di analisi brevettuale deve essere altamente sofisticato e sottoposto a numerose sessioni di apprendimento per fornire risultati soddisfacenti agli operatori del settore. Questo permetterà di offrire alla clientela una consulenza di elevato valore, più rapida e meno onerosa.
Ulteriori sfide per l'automazione dell'analisi brevettuale derivano dall'internazionalità della ricerca documentale e dalle differenze nelle leggi nazionali applicabili nella valutazione della brevettabilità e delle violazioni dei titoli brevettuali, come è già successo anche per Proprietà Intellettuale e Metaverso. Questi aspetti indicano che l’intervento umano sarà sempre necessario, probabilmente in una fase finale di rivalutazione e conferma della preselezione e della pre-analisi effettuata automaticamente.
In conclusione, è ragionevole ritenere che il machine learning si imporrà con successo come strumento valido di supporto all’uomo nell’elaborata e delicata analisi brevettuale, ma forse non nell’immediato. D’altronde, sarebbe paradossale se proprio il mondo dei brevetti d’invenzione si rifiutasse di considerare i risultati di un progresso tecnologico così significativo.
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