Il Design tra Industria, Artigianato, Innovazione e tutela
A cura di Barbara Lauritano e Maurizio Cannella, Consulenti in Proprietà Industriale presso PRAXI Intellectual Property
Il Design Industriale ha una tradizione consolidata che trova le sue origini in Inghilterra, durante la Rivoluzione Industriale del XIX secolo ad opera del movimento Arts and Crafts. Uno degli impulsi alla costituzione del movimento fu l’Esposizione Universale di Londra del 1851, grande promotrice della meccanica di massa, durante la quale emerse la necessità di combinare l’esigenza estetica di un oggetto d’uso con la sua capacità di essere industrializzato.
L’esposizione di Londra ha aperto la strada alla Convenzione di Parigi del 1863 che stabilì un insieme di principi per la tutela della Proprietà Industriale, tra cui (art. 5 quinquies) la protezione dei diritti di Design industriale a tutti i Paesi della Convenzione.
Sebbene fin dall’inizio della propria storia il Design Industriale assunse un ruolo autonomo rispetto alle altre Arti Applicate, fu tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 che trovò la propria identità, grazie al dibattito che si accese sul rapporto tra arte, artigianato e industria.
Per decenni la strada del Design è stata ben distinta da quella dell’artigianato, in particolare di quello artistico. Ma, nel corso degli anni, grazie allo sviluppo tecnologico che ha trovato applicazione in ogni settore delle attività produttive, la distanza tra questi due mondi si è notevolmente ridotta.
Come scriveva Gilberto Corretti, Designer recentemente scomparso, “nell’industria il progetto precede per intero il ciclo produttivo, mentre nell’artigianato lo accompagna e lo integra passo per passo”.
Le industrie e le botteghe artigiane impiegano una parte significativa delle proprie risorse tecnologiche nel trovare soluzioni ecosostenibili, inclusive e al contempo hi-tech da mettere al servizio della creatività per proporre nuovi prodotti al mercato. Alla figura dell’artigiano, intesa nella maniera più classica del termine, si vanno affiancando nuovi professionisti che hanno imparato a fondere la tradizione del prodotto fatto a mano con le logiche dell’evoluzione industriale.
La distanza tra industria e artigianato si è ulteriormente ridimensionata grazie all’impiego della tecnologia di stampa 3D che permette la realizzazione di oggetti dalle forme complesse, le quali, se realizzate a mano, non otterrebbero il medesimo livello di precisione.
Lo stesso concetto di Design sta cambiando: si guarda al futuro del pianeta, alla salvaguardia delle tradizioni popolari e alla valorizzazione dell’individuo.
Oggi si parla di Design sperimentale per indicare un nuovo approccio al processo creativo, un nuovo modo di progettare e di concepire gli spazi. Lo studio dei materiali, le soluzioni estetiche, la collocazione di un oggetto in un settore specifico del mercato, sono tutti aspetti che l’innovazione tecnologica ha profondamente trasformato.
Un altro interessante tema relativo al Design è rappresentato dal superamento del limite estetico come parametro di riferimento nella valutazione di un oggetto. A tale proposito, la direttiva 71/98/CE ha ufficialmente sancito il passaggio da valore estetico a valore di mercato di un oggetto d’uso che possa essere definito “di Design”.
Questa storica direttiva orienta e, per alcuni versi asseconda, un comportamento che la società aveva già applicato ai modelli di mercato da tempo: il giudizio non deve dipendere dal gusto, poiché la soggettività della valutazione andrebbe a discapito della neutralità.
Un oggetto di Design, affinché possa essere tutelato, deve essere semplicemente nuovo e distinguibile.
La Proprietà Industriale offre sistemi di tutela sia a livello Nazionale, sia Europeo ed Internazionale, accessibili attraverso procedure di registrazione che conferiscono un diritto esclusivo al titolare. Questo permette di difendersi da potenziali frodi o contraffazioni attraverso il deposito presso gli Uffici riceventi.
La normativa vigente tutela quegli oggetti aventi capacità di produrre un’impressione diversa in un consumatore informato, ossia che abbia conoscenza di quella specifica tipologia di prodotto, rispetto alle forme già note.
Secondo il Codice della Proprietà Industriale (CPI):
“Possono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli l’aspetto dell’intero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale ovvero dei materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi ed abbiano carattere individuale” – Art. 31 CPI
Il regolamento europeo fornisce una definizione specifica del concetto di “prodotto”:
“Qualsiasi oggetto industriale o artigianale, comprese tra l’altro le componenti destinate ad essere assemblate per formare un prodotto complesso, gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e caratteri tipografici, esclusi i programmi per elaboratori” – Art.3 (b) REGOLAMENTO (CE) N. 6/2002.
Al fine di promuovere l’adesione delle PMI ai sistemi di protezione, l’EUIPO - l’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale - ha messo a disposizione il Fondo Ideas Powered for business: si tratta di “un regime di sovvenzioni concepito per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) dell’UE a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale (PI).”
Tale fondo permette di ottenere un rimborso di parte delle tasse di deposito richieste durante la procedura di registrazione.
La protezione della PI è “la forma giuridica per evitare che idee, prodotti o servizi unici nel loro genere siano copiati o utilizzati senza autorizzazione” – EUIPO.
Ci sono diversi motivi per cui è importante sviluppare e tutelare un prodotto tramite la registrazione di un disegno o modello, istituto che nella versione anglosassone si definisce semplicemente Designs.
Ecco alcuni dei motivi principali:
La tutela può, inoltre, accrescere il prestigio del prodotto o servizio stesso, grazie ad alcuni riconoscimenti. Il Design Europa Awards, per esempio, è il concorso europeo che nasce proprio per premiare l'eccellenza nel settore del Design.
Tra i finalisti del 2023 segnaliamo Jarsty prodotto da un’azienda italiana. Si tratta di uno strumento in attesa di brevetto che consente di preparare, cucinare, conservare, trasportare e consumare facilmente il pasto in un unico contenitore. Gli ingredienti tagliati e conditi vengono inseriti nel contenitore, per poi essere cotti per pochi minuti nel microonde. Dopo un breve periodo di riposo a temperatura ambiente, si ottiene cibo fresco che può essere conservato in frigorifero fino a 15 giorni. La sua forma ergonomica ottimizza lo spazio e rende facile il trasporto da casa al lavoro all’interno di borse.
In occasione degli Awards 2023 è stato conferito anche il premio alla carriera alla designer svedese Maria Benktzon per aver reso inclusivi alcuni oggetti di uso quotidiano:
“L'illustre carriera di Maria Benktzon comprende la progettazione di oggetti di uso quotidiano che danno priorità alle esigenze degli utenti e all'inclusività. Nota per la sua attenzione all'ergonomia, i suoi progetti si sono rivolti alle persone con disabilità, consentendo loro di mantenere la propria indipendenza.
Le sue creazioni iconiche, come la caffettiera senza gocce utilizzata dalla SAS Airlines e il primo coltello da cucina angolato, le sono valse la presenza in musei prestigiosi come il MoMA, il Museo Nazionale di Svezia e lo Smithsonian.”
Il Team di Praxi IP è disponibile per approfondimenti all’indirizzo contact@praxi-ip.praxi.
(1) https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/patent-box-tassazione-agevolata-sui-redditi-derivanti-dalle-opere-di-ingegno
Il Design Industriale ha una tradizione consolidata che trova le sue origini in Inghilterra, durante la Rivoluzione Industriale del XIX secolo ad opera del movimento Arts and Crafts. Uno degli impulsi alla costituzione del movimento fu l’Esposizione Universale di Londra del 1851, grande promotrice della meccanica di massa, durante la quale emerse la necessità di combinare l’esigenza estetica di un oggetto d’uso con la sua capacità di essere industrializzato.
L’esposizione di Londra ha aperto la strada alla Convenzione di Parigi del 1863 che stabilì un insieme di principi per la tutela della Proprietà Industriale, tra cui (art. 5 quinquies) la protezione dei diritti di Design industriale a tutti i Paesi della Convenzione.
Sebbene fin dall’inizio della propria storia il Design Industriale assunse un ruolo autonomo rispetto alle altre Arti Applicate, fu tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 che trovò la propria identità, grazie al dibattito che si accese sul rapporto tra arte, artigianato e industria.
Il Design tra passato, presente e prossimo futuro
Per decenni la strada del Design è stata ben distinta da quella dell’artigianato, in particolare di quello artistico. Ma, nel corso degli anni, grazie allo sviluppo tecnologico che ha trovato applicazione in ogni settore delle attività produttive, la distanza tra questi due mondi si è notevolmente ridotta.
Come scriveva Gilberto Corretti, Designer recentemente scomparso, “nell’industria il progetto precede per intero il ciclo produttivo, mentre nell’artigianato lo accompagna e lo integra passo per passo”.
Le industrie e le botteghe artigiane impiegano una parte significativa delle proprie risorse tecnologiche nel trovare soluzioni ecosostenibili, inclusive e al contempo hi-tech da mettere al servizio della creatività per proporre nuovi prodotti al mercato. Alla figura dell’artigiano, intesa nella maniera più classica del termine, si vanno affiancando nuovi professionisti che hanno imparato a fondere la tradizione del prodotto fatto a mano con le logiche dell’evoluzione industriale.
La distanza tra industria e artigianato si è ulteriormente ridimensionata grazie all’impiego della tecnologia di stampa 3D che permette la realizzazione di oggetti dalle forme complesse, le quali, se realizzate a mano, non otterrebbero il medesimo livello di precisione.
L’evoluzione del concetto di Design, tra sperimentazioni e superamento di limiti
Lo stesso concetto di Design sta cambiando: si guarda al futuro del pianeta, alla salvaguardia delle tradizioni popolari e alla valorizzazione dell’individuo.
Oggi si parla di Design sperimentale per indicare un nuovo approccio al processo creativo, un nuovo modo di progettare e di concepire gli spazi. Lo studio dei materiali, le soluzioni estetiche, la collocazione di un oggetto in un settore specifico del mercato, sono tutti aspetti che l’innovazione tecnologica ha profondamente trasformato.
Un altro interessante tema relativo al Design è rappresentato dal superamento del limite estetico come parametro di riferimento nella valutazione di un oggetto. A tale proposito, la direttiva 71/98/CE ha ufficialmente sancito il passaggio da valore estetico a valore di mercato di un oggetto d’uso che possa essere definito “di Design”.
Questa storica direttiva orienta e, per alcuni versi asseconda, un comportamento che la società aveva già applicato ai modelli di mercato da tempo: il giudizio non deve dipendere dal gusto, poiché la soggettività della valutazione andrebbe a discapito della neutralità.
Un oggetto di Design, affinché possa essere tutelato, deve essere semplicemente nuovo e distinguibile.
In che modo può essere tutelato un oggetto di Design?
La Proprietà Industriale offre sistemi di tutela sia a livello Nazionale, sia Europeo ed Internazionale, accessibili attraverso procedure di registrazione che conferiscono un diritto esclusivo al titolare. Questo permette di difendersi da potenziali frodi o contraffazioni attraverso il deposito presso gli Uffici riceventi.
La normativa vigente tutela quegli oggetti aventi capacità di produrre un’impressione diversa in un consumatore informato, ossia che abbia conoscenza di quella specifica tipologia di prodotto, rispetto alle forme già note.
Secondo il Codice della Proprietà Industriale (CPI):
“Possono costituire oggetto di registrazione come disegni e modelli l’aspetto dell’intero prodotto o di una sua parte quale risulta, in particolare, dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale ovvero dei materiali del prodotto stesso ovvero del suo ornamento, a condizione che siano nuovi ed abbiano carattere individuale” – Art. 31 CPI
Il regolamento europeo fornisce una definizione specifica del concetto di “prodotto”:
“Qualsiasi oggetto industriale o artigianale, comprese tra l’altro le componenti destinate ad essere assemblate per formare un prodotto complesso, gli imballaggi, le presentazioni, i simboli grafici e caratteri tipografici, esclusi i programmi per elaboratori” – Art.3 (b) REGOLAMENTO (CE) N. 6/2002.
Il fondo “Ideas Powered for business”
Al fine di promuovere l’adesione delle PMI ai sistemi di protezione, l’EUIPO - l’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale - ha messo a disposizione il Fondo Ideas Powered for business: si tratta di “un regime di sovvenzioni concepito per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) dell’UE a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale (PI).”
Tale fondo permette di ottenere un rimborso di parte delle tasse di deposito richieste durante la procedura di registrazione.
Perché tutelare un prodotto di Design?
La protezione della PI è “la forma giuridica per evitare che idee, prodotti o servizi unici nel loro genere siano copiati o utilizzati senza autorizzazione” – EUIPO.
Ci sono diversi motivi per cui è importante sviluppare e tutelare un prodotto tramite la registrazione di un disegno o modello, istituto che nella versione anglosassone si definisce semplicemente Designs.
Ecco alcuni dei motivi principali:
- per proteggere l’investimento del creatore. Il Design richiede tempo, impegno e risorse per essere sviluppato. La tutela del Design consente al titolare di recuperare l’investimento e di ottenere un ritorno economico adeguato del proprio lavoro.
- per combattere la concorrenza sleale. La tutela del Design può aiutare a prevenire la contraffazione e la pirateria. Un prodotto con un Design registrato è più facile da salvaguardare grazie alla protezione legale, che permette al detentore di esclusiva di impedire ad altri di utilizzare, produrre o commercializzare un prodotto con un Design identico o simile, senza il suo consenso.
- per creare un vantaggio competitivo. Il Design può essere un fattore chiave per creare un vantaggio competitivo per un’azienda. Un prodotto con un Design unico e distintivo può attirare l’attenzione dei consumatori e favorire le vendite.
- per proteggere i consumatori. Il Design protegge i consumatori da prodotti contraffatti o di scarsa qualità e aiuta il creatore a garantire sicurezza e qualità del mercato.
- per promuovere l’innovazione. Il Design può incoraggiare l’innovazione, in quanto offre ai designer un incentivo a creare nuovi prodotti e servizi con un design unico e distintivo.
- per incrementare il valore dell’impresa, sia grande che piccola. Il Design registrato può essere classificato come bene intangibile, ma reale e partecipa al patrimonio d’impresa.
- per accedere a sgravi fiscali e/o contributi a fondo perduto per le spese sostenute per lo sviluppo e la commercializzazione del proprio Design.
- per l’accesso al Patent Box (1) che prevede una riduzione fiscale calcolata sui costi sostenuti per lo sviluppo di beni immateriali. Si tratta di un’agevolazione rivolta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, volta a maggiorare le spese sostenute per Software protetti da Copyright, Brevetti e Design utilizzati nello svolgimento della propria attività lavorativa.
I sistemi di tutela dell'Industrial Design per accrescere il prestigio
La tutela può, inoltre, accrescere il prestigio del prodotto o servizio stesso, grazie ad alcuni riconoscimenti. Il Design Europa Awards, per esempio, è il concorso europeo che nasce proprio per premiare l'eccellenza nel settore del Design.
Tra i finalisti del 2023 segnaliamo Jarsty prodotto da un’azienda italiana. Si tratta di uno strumento in attesa di brevetto che consente di preparare, cucinare, conservare, trasportare e consumare facilmente il pasto in un unico contenitore. Gli ingredienti tagliati e conditi vengono inseriti nel contenitore, per poi essere cotti per pochi minuti nel microonde. Dopo un breve periodo di riposo a temperatura ambiente, si ottiene cibo fresco che può essere conservato in frigorifero fino a 15 giorni. La sua forma ergonomica ottimizza lo spazio e rende facile il trasporto da casa al lavoro all’interno di borse.
In occasione degli Awards 2023 è stato conferito anche il premio alla carriera alla designer svedese Maria Benktzon per aver reso inclusivi alcuni oggetti di uso quotidiano:
“L'illustre carriera di Maria Benktzon comprende la progettazione di oggetti di uso quotidiano che danno priorità alle esigenze degli utenti e all'inclusività. Nota per la sua attenzione all'ergonomia, i suoi progetti si sono rivolti alle persone con disabilità, consentendo loro di mantenere la propria indipendenza.
Le sue creazioni iconiche, come la caffettiera senza gocce utilizzata dalla SAS Airlines e il primo coltello da cucina angolato, le sono valse la presenza in musei prestigiosi come il MoMA, il Museo Nazionale di Svezia e lo Smithsonian.”
Il Team di Praxi IP è disponibile per approfondimenti all’indirizzo contact@praxi-ip.praxi.
(1) https://www.mimit.gov.it/it/incentivi/patent-box-tassazione-agevolata-sui-redditi-derivanti-dalle-opere-di-ingegno