Voucher 3i e start-up

Start-up: il Voucher 3i le sostiene nella brevettabilità delle invenzioni

Le “start-up innovative” (iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese di cui all’Art. 25, co. 8, DL n. 179/2012) possono richiedere le agevolazioni “Voucher 3i - Investire In Innovazione” per servizi relativi a un numero massimo di 3 invenzioni.
Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 15 giugno 2020 nell’apposita sezione del sito www.invitalia.it fino all’eventuale esaurimento delle risorse disponibili.
La procedura del voucher prevede il pagamento del fornitore dei servizi da parte di Invitalia ed è applicabile ad attività da erogare dopo la presentazione della domanda di agevolazione. In questo modo la liquidità della “start-up innovativa” è poco impattata.
I servizi di consulenza dovranno essere forniti da consulenti in proprietà industriale o avvocati, iscritti in appositi elenchi predisposti rispettivamente dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense.
 
I servizi di consulenza rientranti nel voucher 3i riguardano: 
  • attività di consulenza per effettuare ricerche di anteriorità preventive e per verificare la brevettabilità dell'invenzione con un tetto massimo di 2mila euro più IVA;
  • attività di consulenza per la stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi con un tetto massimo fino a 4mila euro più IVA;
  • attività di consulenza per il deposito all'estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto con un tetto massimo fino a 6mila euro più IVA.
 Sono escluse dall’agevolazione le tasse ed i diritti concernenti il deposito.
 
Ulteriori informazioni sono consultabili presso il sito del MISE.

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